Il canyoning è uno sport a stretto contatto con la natura e i luoghi in cui si pratica presentano dei pericoli sia oggettivi che soggettivi, bisogna quindi adottare delle precauzioni in modo da ridurre il rischio al minimo.

I pericoli oggettivi non dipendono dal comportamento di chi sta percorrendo in quel momento il torrente, ma riguardano in modo particolare alcune situazioni non previste nè prevedibili che potrebbero accadere.Andiamo sullo specifico:

    • La Forza di gravità, è l’attrazione dei corpi verso il centro della terra e comporta un impatto al suolo imprevisto (cadute o scivolate) o previsto (tuffi);
    • La caduta di pietre, alberi,rami e animali dall’alto con evidenti conseguenze di contusioni,traumi e ferite;
    • Il cambiamento improvviso del tempo, quindi il freddo , la pioggia ed eventuali piene improvvise,i cosi detti “flash flood” , i fulmini e la nebbia;
    • Un’ostruzione dell’alveo che obblighi il gruppo ad uscire dal canyon con le relative problematiche dello “sforramento” ;
    • L’inaccessibilità immediata da parte del sistema di soccorso presente nella zona, quindi l’impossibilità di evacuare un eventuale persona ferita in tempi brevi.

     

    Questi sono solo degli esempi, non esaustivi, dei pericoli che dobbiamo prendere in considerazione, poi come accennato ci sono anche dei pericoli soggettivi vediamo alcuni dei fattori principali :

    ● Mancanza di preparazione tecnica;

    ● Mancanza di preparazione fisica;

    ● Mancanza di informazioni aggiornate;

    ● Insufficienti attrezzi da progressione;

    ● Errata valutazione delle difficoltà;

    ● Distrazione.

    Come ci mostra questo grafico della ICOPRO le cause principali di tutti gli incidenti in canyon sono attribuibili a:World Accidents Report

    • errori tecnici per il 43%
    • pericoli 30%
    • ostacoli sommersi nella “vasca di ricezione” 18%
    • stanchezza per il 3%

    La maggior parte degli incidenti sono riconducibili al fattore umano, in genere accadono alle persone meno esperte poiché avendo appunto poca esperienza non riescono a riconoscere anticipatamente i segnali del pericolo. Una persona esperta invece, seppur maggiormente esposta al pericolo (dal momento che generalmente è la prima che affronta il percorso in modo da “attrezzarlo”), ha una maggior capacità di valutazione e quindi una consapevolezza tale da ridurre il rischio!Questi dati ovviamente non devono far supporre che la pratica del torrentismo sia rischiosa di per sè, ma devono piuttosto far riflettere.

    Esistono una serie di accorgimenti da adottare sia da parte della Guida che da parte di Voi stessi, per far si che la discesa di un canyon non sia una gara a chi è più bravo, veloce o temerario, ma un modo per vedere, toccare e vivere un ambiente naturale unico nel massimo della sicurezza possibile.

    MM