Probabilmente è l’aspetto più divertente di tutti, ci troviamo davanti a un parco acquatico costruito dalla natura, per dirla tutta non propriamente per questo scopo, ma come si può non approfittarne?

Gran parte delle contusioni e dei traumi che possono capitare in ambiente di forra però, sono dovuti proprio a queste due attività, penso sia capitato a tutti dare una “spanciata” dopo un tuffo ad esempio o una gomitata alla roccia durante un toboga.Esistono specifiche tecniche di progressione che permettono di evitare questi “incidenti” , vediamo quali sono:

Partiamo dai toboga: si tratta di scivoli naturali costituiti da incavi che si sono formati a seguito del passaggio dell ‘acqua, acqua che ora segue una sorta di percorso obbligatorio dato proprio dalla sua conformazione.La posizione corretta per affrontare un toboga è quella che potete vedere nella foto:Zairi1.1Le gambe devono essere unite, le braccia raccolte a “X” sul busto, come ad abbracciarsi, la schiena deve essere il più possibile aderente alla parete rocciosa e lo sguardo sempre rivolto in avanti.Non si scende mai con la sacca, ma la si lancia sempre dopo!

Passiamo al Tuffo: come tutti sanno è l’Azione e il risultato del tuffare o del tuffarsi cioè il lanciarsi da una certa altezza verso una piscina d’acqua con un movimento rapido o scattante.In questi ambienti costituisce una tecnica di progressione molto importante, oltre che molto divertente, in quanto è di grande aiuto nell’attraversamento di parti di canyon in cui sono presenti degli ostacoli  .Gli ostacoli che possiamo incontrare sono di varia natura, i più frequenti sono:La presenza di tronchi che ostruiscono il passaggio e impediscono la normale discesa in corda.La presenza di mulinelli nella vasca di ricezione (quando sono immediatamente adiacenti alla parte di roccia in cui si scenderebbe con una classica calata ).La presenza dei così detti rulli ossia quei movimenti che l’acqua assume quando precipitando da una certa altezza incontra la vasca di ricezione (lo vedremo meglio nel prossimo articolo).Con il tuffo si va letteralmente a “saltare” l’ostacolo, è opportuno precisare però che è una tra le tecniche che presentano il rischio più elevato quindi va effettuata solo quando ci sono le opportune condizioni.Prima di effettuare un tuffo è molto importante verificare le condizioni dell’acqua , in caso di acque torbide o particolarmente turbolente che impediscono la visibilità,è necessaria anche una verifica della vasca di ricezione affinché si stabilisca che sia priva di oggetti pericolosi (rami, pietre etc.) e che ci sia la profondità adeguata all’altezza del tuffo.

Nella pratica del canyonig sono consentiti due tipi di tuffi: quello a “Chiodo” e in occasioni eccezionali quello “Planare”, i limiti dell’altezza dal quale lanciarsi sono imposti dalla profondità della vasca di ricezione. In nessun caso sono accettati tuffi acrobatici(salti mortali, piroette etc.) e tuffi di “testa”.

Il record del tuffo in torrente è stato stabilito nel 2015, lo potete osservare in questo video:

 

Tuffo a Chiodo : si parte da una base stabile, tramite l’ avanzamento deciso di una gamba e effettuando una spinta in avanti con l’altra che segue in modo tale da staccarsi dalla parete.In fase di volo, si dovrà cercare di correggere la traiettoria in modo da arrivare alla vasca in posizione eretta, con gambe unite e le braccia rigide attaccate lungo il corpo.La foto a destra descrive e mostra un corretto tuffo a “chiodo”,MjumpIl tuffo planare: si utilizza per evitare pericolose correnti ed ha come limite di altezza 1 mt, si effettua come una “Spanciata” a testa in avanti e tenendo braccia e gambe divaricate.In questo modo, offrendo una superficie maggiore si evita di scendere in profondita inoltre si è immediatamente pronti per iniziare a nuotare per uscire dalla zona turbolenta.

Personalmente dove possibile preferisco di gran lunga il tuffo! ma non tutti sono disposti a farlo, quindi è sempre da prevedere l’attrezzaggio di una discesa in corda, eventualmente anche su armo umano.Vi lascio con una carrellata di tuffi proibiti ma di certo affascinanti.Loro sono professionisti VOI NO! nal prossimo articolo!